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Colletta del 17 maggio per i terremotati del Nepal:
segno di concreta solidarietà fraterna
Alcuni
numeri
Nella
mattina del 25 aprile, giorno del terremoto: 7mila le vittime accertate . Altissimo il
numero dei dispersi sotto le macerie.
Tre milioni di euro dai fondi dell’otto per
mille stanziati
dalla Presidenza della CEI
nell’immediatezza della sciagura. I vescovi italiani indicono una colletta per
il 17 maggio.
Al 6 maggio: Oltre 1,7 milioni di bambini che hanno
urgente bisogno di aiuto. Molti hanno perso tutto, sono rimasti orfani e
necessitano di protezione contro ogni forma di sfruttamento, violenza, tratta
alle quali sono esposti in situazioni come queste.
Oltre 24 mila persone vivono in campi provvisori sono oltre 130 mila le case distrutte. Crescono i rischi di malattie come morbillo e diarrea, specialmente tra i bambini. Sono stati vaccinati 500 mila bambini contro questi rischi ma a destare preoccupazione sono i piccoli che vivono nelle zone più remote.
Oltre 24 mila persone vivono in campi provvisori sono oltre 130 mila le case distrutte. Crescono i rischi di malattie come morbillo e diarrea, specialmente tra i bambini. Sono stati vaccinati 500 mila bambini contro questi rischi ma a destare preoccupazione sono i piccoli che vivono nelle zone più remote.
Le
priorità:cibo, acqua e riparo. Finora sono state raggiunte
circa 4.000 famiglie e già distribuiti 3.000
teloni cerati e 10.000 tende.
Caritas
Nepal ha poi lanciato un piano di intervento organico in
favore di 20.000 famiglie (circa 100.000 persone) per i
prossimi due mesi, con un costo di oltre 2,5 milioni di euro. Il
piano prevede la distribuzione di:
- kit per
alloggi temporanei: teloni, corde,
materassini, coperte;
- kit di
generi non alimentari di prima necessità (lampade
ad energia solare, taniche, secchi, pentole e utensili da cucina);
- pastiglie per la potabilizzazione
dell’acqua;
- kit igienico-sanitari.
Con 25 euro si possono fornire alimenti liofilizzati per una famiglia per un mese, mentre con 10 euro si può assicurare acqua per una famiglia per una settimana, oppure una tenda per ospitare 3 famiglie, oppure 30 kg di riso, sufficienti per una famiglia per un mese.
Caritas
Parrocchiale Squillace Lido
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PARROCCHIA
SAN NICOLA VESCOVO
SQUILLACE
LIDO
CARITAS
PARROCCHIALE
Il gruppo Caritas a Squillace lido è nato subito dopo
l’arrivo in parrocchia dell’attuale parroco don Piero Puglisi. Si è reso
necessario un periodo di alcuni mesi di formazione del gruppo su cosa è, come
opera e quali sono gli obiettivi di un gruppo Caritas parrocchiale. Sono state
utilizzate delle dispense ad hoc sulle quali si studiava e si cresceva insieme
nella comprensione dell’identità e della natura della Caritas, eliminando luoghi
comuni e credenze antiche sull’essenza stessa della Caritas (per es. l’idea che
la Caritas fosse un organismo della Chiesa deputato alla distribuzione di
alimenti, vestiti usati, ecc...). Questo tempo di formazione si è dimostrato
fondamentale sia per il gruppo iniziale che per i successivi membri a cui
comunque viene sempre proposto un cammino formativo iniziale. La formazione, in
realtà, non la consideriamo mai conclusa. Nel corso degli anni, incontri di
aggiornamento e formazione mensili rendono i membri della Caritas sempre più
“specialisti” negli interventi a cui sono chiamati e nell’opera di concreta di
testimonianza e di stimolo nel vivere la carità verso i più bisognosi.
A partire dal 2007 ci siamo resi conto della necessità di
conoscere in maniera più approfondita la comunità che viveva nella nostra
parrocchia. Abbiamo messo in atto, coinvolgendo gli altri gruppi parrocchiali e
tutti i fedeli che frequentavano le celebrazioni, un censimento del territorio,
che ci ha visti impegnati per oltre 3 mesi. Per ogni famiglia sono stati
chiesti i dati anagrafici, la struttura familiare, il lavoro o la fonte del
reddito, il tipo di difficoltà che si trovavano ad affrontare, bisogni e le
eventuali disponibilità e la conoscenza di famiglie in difficoltà. Questo
lavoro ci ha permesso di avere una conoscenza molto più approfondita e reale
della situazione in cui ci troviamo ad operare, facendoci scoprire situazioni
inaspettate di povertà, di malattia, di solitudine ma anche di ostilità, di
critiche, che in fondo erano richieste indirette di aiuto e ci stimolavano a
operare meglio. Abbiamo avuto modo di conoscere tante persone disponibili a
“dare una mano” in termini economici , di tempo, di prestazioni professionali
ecc …, ci si stava muovendo, in maniera “originale” per la nostra parrocchia,
verso una conoscenza della gente nei luoghi in cui vive e lavora, in quelle
periferie dove difficilmente giungeva una parola di conforto, di solidarietà,
di fratellanza.
Le raccolte di solidarietà
per i poveri nei tempi forti, oltre alla distribuzione di “buste” per
offerte volontarie, vengono aiutate dalla vendita di torte, dolci, stelle di
Natale, uova di Pasqua, ramoscelli di ulivo preparati dal gruppo Caritas e
dalla comunità, destinati ai bisogni più immediati per i nostri poveri e per i
poveri della diocesi e per i progetti diocesani caritativi per il terzo mondo.
Da queste raccolte, da sottoscrizioni di fedeli, dal
contributo delle sagre estive organizzate dal circolo parrocchiale e dall’oratorio,
dalla Caritas, con riffe e mercatino dell’usato, nel 2009 abbiamo realizzato
come “opera segno” un angolo di pronta accoglienza nei locali della casa
parrocchiale che potesse accogliere, nell’immediatezza del bisogno e in attesa
di miglior soluzione, due persone. Esso è composto di una stanzetta con due
letti ed un bagno. Il gruppo Caritas provvede al supporto logistico: cibo e
lavanderia.
Nel 2011, in seguito all’aumento degli sbarchi dei profughi a
Lampedusa, la nostra comunità ha messo a disposizione - per qualche mese - i locali
della casa parrocchiale; in quella situazione, la Caritas si è attivata nel
dare sostegno e aiuto per quanto occorreva, dalle lenzuola al cibo.
Ogni primo venerdì del
mese, a partire da ottobre fino a giugno, tutti gli ammalati che non possono venire
in chiesa ricevono l’eucaristia e chi vuole, ne è in condizioni e ne dà
disponibilità, nella sua casa viene recitato il rosario. Momenti molto intensi
di preghiera e di amorevole vicinanza.
Il gruppo Caritas anima almeno una giornata in tutti i tempi
forti e nelle ricorrenze liturgiche: la giornata missionaria in ottobre,
durante le novene dell’Immacolata e di Natale, nella ricorrenza della memoria di
San Nicola, unzione con la manna di ammalati ed anziani, nella ricorrenza di San
Biagio benedizione della gola per malati ed anziani, nella giornata del malato
l’11 febbraio, il venerdì santo recita del rosario e comunione eucaristica agli
ammalati, tutti i venerdì di maggio rosario a casa degli ammalati. Almeno un’
adorazione eucaristica al mese sul tema della carità.
L’esperienza della missione popolare ha visto impegnati al
massimo tutti gli operatori della Caritas e ci ha dato l’opportunità di “ri-mappare”
il territorio dall’ultimo censimento, di verifica ed aggiornamento di bisogni e
disponibilità. Il censimento in una situazione come la nostra, una zona in
continuo sviluppo e cambiamento, va continuamente aggiornato.
Nell’anno diocesano sulle opere di misericordia abbiamo
sensibilizzato la comunità attraverso catechesi comunitarie per adulti, a cadenza
mensile, abbinate ad adorazioni eucaristiche che avevano per tema le opere di
misericordia corporali e spirituali. Ci siamo preoccupati di organizzare
l’animazione con la Schola Cantorum nel periodo di Natale e Pasqua di più una
celebrazione al carcere di Siano e al minorile di Catanzaro (IPM).
Oggi ci troviamo a dare sostegno economico, alimentare,
logistico, ecc. a 13 famiglie in condizioni di indigenza, e a 18 ammalati
allettati, occasionalmente anche ad altre famiglie di indigenti.
La crisi economica sta mettendo a dura prova le famiglie
della nostra comunità; per poter dare un sostegno immediato e concreto a queste
famiglie, abbiamo organizzato in forma autonoma la raccolta viveri in alcuni
supermercati della zona, anche perché il supporto che ci veniva dato dal banco
alimentare di allora era completamente insufficiente. Questa iniziativa,
insieme alla convenzione con la nuova gestione del banco - attivata dalla
parrocchia nel 2015 -, e al supporto delle famiglie della parrocchia, ci ha
consentito di fare una distribuzione consistente di viveri nell’ultimo anno,
ogni 40 giorni, a circa 15 famiglie.
Ci siamo mobilitati per trovare lavoro ad alcuni, come
badanti, giardinieri ecc., a commissionare lavori in parrocchia, preferendo
queste persone, a sfruttare le agevolazioni che le leggi dello Stato prevedono,
(riduzione delle bollette, sussidio per affitto, ecc..). abbiamo valorizzato
tutte le opportunità che ci sono sul territorio: il Centro di Ascolto di
Soverato a cui indirizziamo selezionati casi che superano le nostre forze, le
associazioni di volontariato, tra cui l’Associazione Spazio Aperto e la
Fondazione Città Solidale, le conoscenze personali di professionisti, operatori
economici, ecc.
Siamo in attesa dell’apertura nei locali della parrocchia del
Centro Diurno per persone affette da malattie neurodegenerative, legato al quale si
potenzierà il servizio mensa per le persone indigenti che sarà gestito dalla
Cooperativa sociale nascente “Tra Cielo e Terra”, legato alla casa di
accoglienza “Il Golfo” di Squillace (gestita dalla Fondazione Città Solidale di
Catanzaro).. Il gruppo Caritas darà il suo massimo contributo nella convinzione
che, negli ammalati e nei poveri, chi soffre “è la carne di Cristo”.
Dal novembre 2000 a dicembre 2014, la Caritas parrocchiale ha
destinato circa 21.000,00 € ai bisogni dei poveri (pagamento bollette, sostegni
economici, viveri, visite mediche ed altro) e ad opere di carità gestite da
Enti e Associazioni, tra i quali la stessa Arcidiocesi, la Caritas Diocesana
(Avvento di fraternità, Quaresima di Carità, Boccone del povero) e Caritas
Italiana.
Squillace, Aprile 2015
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Alla scoperta della carità
A cura dell'Ufficio
diocesano per le comunicazioni sociali
dell'Arcidiocesi metropolitana di
Catanzaro-Squillace
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VISITE GRATUITE
PER NUCLEI FAMILIARI
CON ISEE INFERIORE A € 8.000
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Dal sito della Caritas Diocesana:
Indirizzi di riferimento per vecchie e nuove povertà
Caritas Diocesana
Via dell'Arcivescovado, 25 - 88100 Catanzaro
Droga e dipendenze da alcool e gioco d’Azzardo
Club Alcologico Territoriale
Via Staglianò (Casa dell’Arcobaleno)
88064 Chiaravalle Centrale (CZ)
tel. 338.6551764
Centro Calabrese di Solidarietà
Ufficio Amministrazione – Servizio Qualità
Via XXVIII Ottobre - 88100 Catanzaro
tel. 0961.769722 – fax 0961.760308
e-mail: czsolidarieta@tin.it
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Immigrazione, Senza Fissa Dimora, donne e minori in difficoltà, persone con disabilità, anziani
Fondazione Città Solidale ONLUS
Presidenza:
Contrada Corvo, Via della Solidarietà (ex Strada 22)
“Residence Conca del Sole”, 1
88100 Catanzaro
tel./fax 0961.789006 - 789657
e-mail: cittasolid@tiscali.it
Servizi:
- Comunità S. Domenico
Accoglienza, assistenza e recupero minori a rischio di devianza
Contrada Corvo - Via della Solidarietà - Residence Conca del sole, 1 - 88100 Catanzaro
tel. 0961.789006 fax 0961.557702
e-mail: com.sandomenico@cittasolid.it
- Casa di Accoglienza “Maddalena”
Centro pronta accoglienza (collegato con i Servizi Sociali del Territorio)
Via Carlo V, 193 - 88100 Catanzaro
tel./fax 0961.754303
e-mail: acc.maddalena@cittasolid.it
- Casa di Accoglienza “L’Aliante”
Accoglienza residenziale di adulti in difficoltà
Discesa Carbone, 17/A - 88100 Catanzaro
tel./fax 0961.744182
e-mail: aliante@cittasolid.it
- Centro di Accoglienza “Il Rosa e l’Azzurro”
Centro di accoglienza per donne sole e/o con figli, in difficoltà o vittime di violenza
Via Civitavecchia, 56 - 88100 Catanzaro Lido
tel./fax 0961.780321
e-mail: rosazzurro3@libero.it
- Casa di Alì
Pronta accoglienza di minori extracomunitari non accompagnati
Viale Magna Grecia, 272/A - 88100 Catanzaro Lido
tel./fax 0961.780787
e-mail: cittasolid@tiscali.it
- Centro Aiuto Donna
Centro antiviolenza
Contrada Corvo, Via della Solidarietà, 1 (ex Strada 22) - 88100 Catanzaro
tel. 800909194
- Casa d'Accoglienza "Il Golfo"
Centro pronta accoglienza (progetto finanziato Caritas Italiana - 8xmille)
Piazza Duomo - 88069 Squillace (CZ) tel. 0961.789006 - 780787
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Fondazione Betania ONLUS
Persone con disabilità, alle quali vengono offerti percorsi socio-riabilitativi e di integrazione sociale e lavorativa; persone anziane con vari gradi di non autosufficienza, attraverso percorsi terapeutici di natura socio-sanitaria e socio-riabilitativa; cittadini comuni, attraverso percorsi diagnostico-terapeutici e sanitari-riabilitativi; attività specifiche per le famiglie che vivono in situazione di marginalità e gli ammalati terminali
Via Molise, 21 - 88100 Catanzaro tel. 0961763111
e-mail: info@betania.it
Associazione Immigrati
V.le De Filippis, 326 - 88100 Catanzaro
tel. 0961.770749 - 770749
e-mail: asim@promidea.com
Associazione onlus “Nati per Amare”
Assistenza a famiglie disagiate con minori a carico
Via Bambinello Gesù, 24 - 88100 Catanzaro
tel. 0961.746067
e-mail: natiperamaresacchi@libero.it
Centro di Aiuto alla Vita
Promuove e difende il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo, dal concepimento alla morte naturale
Via Carlo V, 193 - 88100 Catanzaro
tel. 327.7715298
e-mail: mpv.cav.catanzaro@libero.it
Gruppo Volontari EMMAUS
Ascolto e assistenza a persone in difficoltà. Mercatino solidale
Via Carlo V, 72 - 88100 Catanzaro
tel. 0961.745033
e-mail: emmauscatanzaro@gmail.com
Centro Regionale Antiviolenza "Mondo Rosa"
Accoglienza residenziale per donne che hanno subito violenza psicologia e/o fisica, gruppi auto-aiuto, consulenza legale
Via D. Vigliarolo - 88100 Catanzaro Lido
tel. 0961.738595
e-mail: mondorosaccs@virgilio.it
Associazione "Mons. Oscar Romero"
Servizio mensa gratuita
c/o Parr. Madonna di Pompei
Via G. di Tarsia, 2 - 88100 Catanzaro
tel. 0961.771424
e-mail: assomaromero@gmail.com
Parr. S. Antonio al Conventino
Servizio mensa gratuita, servizio doccia e distribuzione vestiario, assistenza medico-legale gratuita
Via E. Borelli, 35 - 88100 Catanzaro
tel. 0961.726221
Rom e zingari
Terra di Confine - ONLUS
Viale de Filippis, 326 - 88100 Catanzaro
tel./fax 0961.775274
e-mail: terradiconfineonlus@libero.it
Problematiche economiche e di indebitamento
Fondazione Antiusura
“Santa Maria del Soccorso”
Via Carlo V, 193 - 88100 Catanzaro
tel./fax 0961.759550
e-mail: antiusuracz@tin.it
"Prestito della Speranza”
c/o Sede Caritas Diocesana
Via dell'Arcivescovado, 25 - 88100 Catanzaro
tel./fax 0961.723018
e-mail: caritascz@tiscali.it
- See more at: http://www.caritasczsq.it/web/news-2#sthash.Vx6F50nV.dpuf
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Centro
d'ascolto della Caritas a Soverato
La Caritas
diocesana, a partire da lunedì 04/11/2013, apre un
Centro di ascolto a Soverato.
Si tratta di un servizio che mira a diffondere la cultura della solidarietà
e ad accogliere la persona, ad ascoltarla e a capirne i problemi.
Una "raccolta di dati" necessaria,
che viene poi
utilizzata per orientare coloro che si rivolgono al centro,
fornendo loro
informazioni sulle risorse del territorio
e indirizzandoli verso quei sevizi
(pubblici o di volontariato)
che possono offrire delle risposte concrete.
In tal modo, non solo sarà possibile individuare
le tipologie dei bisogni
presenti sul territorio
ma anche stimolare la collaborazione valorizzare le
risorse esistenti,
promuovendo la tutela dei diritti delle persone in
difficoltà.
Chi vive situazioni di difficoltà e di emarginazione
avrà quindi un luogo e
delle persone a cui rivolgersi
per cercare un aiuto, un'indicazione
una
possibilità di migliorare la propria vita.
A Soverato, nei locali parrocchiali di
piazza Maria Ausiliatrice,
il servizio sarà operativo tutti i lunedì dalle 8.30
alle 10
(a Catanzaro, martedì e giovedì dalle 9.30 alle 11.30).
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Coordinatori:
Bruno Trovato – Anna Garito
Componenti:
Mimmo Albanese – Anna Maria Battaglia
Franco Bruno – Angela Tolone
Iginia Simonetti – Silvia Farace
Rosalba Spanò – Rosanna Sestito
Aurelia Mercurio
Chi vuole inserirsi nel gruppo, in qualunque momento,
può contattare il parroco o i coordinatori del gruppo
Franco Bruno – Angela Tolone
Iginia Simonetti – Silvia Farace
Rosalba Spanò – Rosanna Sestito
Aurelia Mercurio
Chi vuole inserirsi nel gruppo, in qualunque momento,
può contattare il parroco o i coordinatori del gruppo
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«Il denaro deve servire e non governare!»
Papa Francesco
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«Date
e vi sarà dato:
una
misura buona, pigiata,
colma
e traboccante
vi
sarà versata nel grembo» (Lc 6,38)
Ti è mai capitato di ricevere da un amico un dono e di sentire la
necessità di contraccambiare?
E di farlo non tanto per
sdebitarti, quanto per vero amore riconoscente?
Certamente sì. Se succede a te così, puoi immaginare a Dio, a Dio che è
Amore.
Egli ricambia sempre ogni dono che noi facciamo ai nostri prossimi in
nome suo. E’ un’esperienza che i cristiani veri fanno molto spesso.
Ed ogni volta è una sorpresa. Non ci si abitua mai all’inventiva di Dio.
Potrei farti mille, diecimila esempi, potrei scriverne un libro. Vedresti
quanto è vera quell’immagine “una misura buona,
pigiata, colma e traboccante ti sarà versata nel grembo“: che significa
l’abbondanza con cui Dio contraccambia, la sua magnanimità. “Era già scesa la notte su Roma. E in quell’appartamento
seminterrato l’esiguo gruppo di ragazze, che volevano vivere il Vangelo, si
davano la buona notte. Ma ecco il campanello. Chi era a quell’ora? Un uomo che
si presentava alla porta nel panico, disperato: il giorno dopo l’avrebbero
sfrattato di casa con la famiglia, perché non pagava l’affitto. Le ragazze si
guardarono ed in un muto accordo, aprirono il cassettino dove, in buste
distinte, avevano raccolto il residuo dei loro stipendi e un deposito per le
bollette del gas, del telefono, della luce. Diedero tutto a quell’uomo, senza
ragionare. Quella notte dormirono felici. Qualcun altro avrebbe pensato a loro.
Ma ecco che non è ancora l’alba. Il telefono squilla. ‘Vengo subito con un taxi’, dice la voce dell’uomo. Meravigliate per la scelta di
quel mezzo, le ragazze attendono. La faccia dell’ospite dice che qualcosa è
cambiato: ‘Ieri sera, appena tornato a casa, ho
trovato un’eredità che non avrei mai immaginato di ricevere. Il cuore m’ha
detto di farne a metà con voi’. La somma era esattamente il doppio di quanto avevano generosamente dato”.
«Date
e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata
nel grembo»
Ne hai fatto anche tu l’esperienza?
Se non è così, ricordati che il dono va fatto disinteressatamente, senza
speranza di ritorno, a chiunque chiede. Prova. Ma fallo non per vedere il
risultato, ma perché ami Dio.
Mi dirai: “Ma io non ho nulla.”
Non è vero.
Se vogliamo abbiamo tesori inesauribili:
il nostro tempo libero,
il nostro cuore,
il nostro sorriso,
il nostro consiglio,
la nostra cultura,
la nostra pace,
la nostra parola
per convincere chi ha a dare a chi non ha…
Mi dirai ancora: “Ma non so a chi dare.”
Guardati attorno:
ti ricordi di quell’ammalato in ospedale,
di quella signora vedova sempre sola,
di quel compagno rimandato così avvilito,
di quel giovane disoccupato sempre triste,
del fratellino bisognoso d’aiuto,
di quell’amico in carcere,
di quell’apprendista esitante?
E’ in loro che Cristo ti aspetta.
Assumi il comportamento nuovo del cristiano
– di cui è tutto impregnato il Vangelo – che è quello dell’anti-chiusura e
dell’anti-preoccupazione.
Rinuncia a mettere la tua sicurezza nei beni della terra e poggiati su
Dio.
Qui si
vedrà la tua fede in Lui, che sarà presto confermata dal dono che ti tornerà.
Ed è logico che Dio non si comporta così per arricchirti o per
arricchirci.
Lo fa perché altri, molti altri,
vedendo i piccoli miracoli che raccoglie il nostro dare, facciano altrettanto.
Lo fa perché più abbiamo, più possiamo dare;
perché – da veri amministratori dei beni di Dio – facciamo circolare ogni cosa
nella comunità che ci circonda, finché si possa dire come della prima comunità
di Gerusalemme:
non v’era fra loro nessun povero (Cf At 4,34).
Non senti che con questo concorri a dare un’anima sicura alla rivoluzione
sociale che il mondo s’attende?
«Date
e vi sarà dato». Certamente Gesù pensava in primo luogo alla
ricompensa che avremo in Paradiso, ma quanto avviene su
questa terra ne è già il preludio e la garanzia.
Chiara
Lubich
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Sabato 13 Aprile 2013
La Caritas diocesana di Catanzaro-Squillace – in
collaborazione con la Caritas
Parrocchiale e il Banco Alimentare di Catanzaro – organizza la:
2° giornata di
solidarietà:
“ Fai la Spesa per chi è povero”
Gli operatori della Caritas della parrocchia S. Nicola Vescovo di Squillace
Lido saranno presenti presso il supermarket “Carrefur” dalle ore 9 alle ore
13 e dalle ore 16 alle ore 18 per ricevere i generi alimentari che saranno
offerti per i poveri.
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Chi può spiegare il mistero della carità divina?
Colui che possiede la carità in Cristo
mette in pratica i comandamenti di Cristo.
Chi è capace di svelare l’infinito amore di Dio?
Chi può esprimere la magnificenza della sua bellezza?
L’altezza a cui conduce la carità,
non si può dire a parole.
La carità ci congiunge intimamente a Dio,
«la carità copre una moltitudine di peccati» (1 Pt 4, 8),
la carità tutto sopporta,
tutto prende in santa pace.
Nulla di volgare nella carità,
nulla di superbo.
La carità non suscita scismi,
la carità opera tutto nella concordia.
Nella carità tutti gli eletti di Dio sono perfetti,
mentre senza la carità niente è gradito a Dio.
Con la carità Dio ci ha attirati a sé.
Per la carità che ebbe verso di noi
il Signore nostro Gesù Cristo,
secondo il divino volere,
ha versato per noi il suo sangue
e ha dato la sua carne per la nostra carne,
la sua vita per la nostra vita.
Vedete, o carissimi,
quanto è grande e meravigliosa la carità
e come non si possa esprimere adeguatamente la sua
perfezione.
Chi è meritevole di trovarsi in essa,
se non coloro che Dio ha voluto rendere degni?
Preghiamo dunque
e chiediamo dalla sua misericordia
di essere trovati nella carità,
liberi da ogni spirito di parte,
irreprensibili.
Tutte le generazioni da Adamo
fino al presente sono passate;
coloro invece che per grazia di Dio
sono trovati perfetti nella carità,
restano, ottengono la dimora riservata ai buoni
e saranno manifestati al sopraggiungere del regno di Cristo.
Sta scritto infatti:
Entrate nelle vostre stanze
per un momento anche brevissimo
fino a che non sia passata la mia ira e il mio furore.
Allora mi ricorderò del giorno favorevole
e vi farò sorgere dai vostri sepolcri (cfr. Is 26, 20; Ez
37, 12).
Beati noi, o carissimi,
se praticheremo i comandamenti del Signore
nella concordia della carità,
perché per mezzo della carità ci siano rimessi i nostri
peccati.
È scritto infatti:
Beati coloro ai quali sono state rimesse le colpe
e perdonata ogni iniquità.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male
e sulla cui bocca non c’è inganno (cfr. Sal 31, 1).
Questa proclamazione di beatitudine
riguarda coloro che Dio ha eletto
per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.
A lui la gloria nei secoli dei secoli.
Amen.
Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa
(Capp. 49-50; Funk 1, 123-125)
La carità è abitare gli uni negli altri.
(Benedetta Bianchi Porro)
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La Caritas parrocchiale
«L'amore
del prossimo radicato nell'amore di Dio è anzitutto un compito per ogni singolo
fedele, ma è anche un compito per l'intera comunità ecclesiale, e questo a
tutti i suoi livelli: dalla comunità locale alla Chiesa particolare fino alla
Chiesa universale nella sua globalità». (cfr. DCE, 20).
La Caritas
parrocchiale è l'organismo pastorale istituito per animare la parrocchia, con
l'obiettivo di aiutare tutti a vivere la testimonianza, non solo come fatto
privato, ma come esperienza comunitaria, costitutiva della Chiesa. L’idea
stessa di Caritas parrocchiale esige, pertanto, una parrocchia "comunità di fede, preghiera e amore".
Questo non significa che non può esserci Caritas dove non c’è
"comunità", ma si tratta piuttosto di investire, le poche o tante energie
della Caritas parrocchiale nella costruzione della "comunità di fede,
preghiera e amore". Come se la testimonianza comunitaria della carità
fosse insieme la meta da raggiungere e il mezzo, (o almeno uno dei mezzi), per
costruire la comunione. Un esercizio da praticare costantemente.
Cosa ci si aspetta dalla Caritas parrocchiale?
Ogni parrocchia, che è volto della Chiesa, concretizza la
propria missione attorno
1.
all’annuncio della parola
2.
alla celebrazione della grazia
3.
e alla testimonianza dell’amore.
È esperienza comune che ci siano, in parrocchia, una o più
persone che affiancano il parroco nella cura e nella realizzazione di queste
tre dimensioni. Sono gli "operatori" pastorali, coloro che
"fanno" (opera) concretamente qualcosa. Dopo il Concilio Vaticano II,
la pastorale si arricchisce di una nuova figura: colui che "fa perché altri facciano", o
meglio, "fa, per mettere altri nelle
condizioni di fare". È "l'animatore
pastorale".
La Caritas parrocchiale, presieduta dal parroco, è costituita
da figure di questo tipo: un gruppo di persone (ma nelle piccole comunità può
trattarsi anche di una sola persona) che aiuta il parroco sul piano
dell'animazione alla testimonianza della carità più che su quello operativo di
servizio ai poveri. L’obiettivo principale è partire da fatti concreti –
bisogni, risorse, emergenze – e realizzare percorsi educativi finalizzati al cambiamento concreto negli stili di vita
ordinari dei singoli e delle comunità/gruppi, in ambito ecclesiale e civile
(animazione).
Come lavorare per un così alto obiettivo?
L'esperienza e la riflessione avviata negli ultimi anni
portano a definire alcuni elementi cardine su cui fondare il lavoro di ogni
caritas anche in parrocchia:
• la definizione
dei destinatari/protagonisti del servizio di animazione: i poveri, la Chiesa e
il territorio/mondo
• un metodo di lavoro basato sull'ascolto,
sull’osservazione e sul discernimento, finalizzati all’animazione
• la capacità di individuare, tra tutte le
azioni possibili, quelle in grado di collegare emergenza e quotidianità, cioè
di intervenire nell’immediato e portare ad un cambiamento nel futuro
• la scelta di
costruire e proporre percorsi educativi, in grado di incidere concretamente
nella vita delle persone e delle comunità.
Centrare sull'animazione
e sul metodo pastorale il mandato
della Caritas, ridimensionando le aspettative sul piano operativo, svincola la
possibilità di costituire l’organismo pastorale dalle dimensioni e dalla
situazione della parrocchia. In ogni contesto, infatti, seppure con modalità
diverse, è possibile promuovere la cura delle relazioni, la conoscenza del
contesto, la possibilità di scegliere insieme come agire, alla luce della missione
della Chiesa nel mondo.
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